Visita
al Santuario

Il Santuario

 

GUIDA ALLA VISITA

La Basilica, costruita con la consulenza di P. Francesco Zorzi, si presenta, nella sua semplicità e armonia di linee, come un autentico capolavoro d’arte e di pietà. Consacrata nel 1548, ebbe il titolo di Basilica nel 1875 e nel 1877 fu dichiarata Monumento nazionale.
Sopra l’ingresso principale un’apprezzata scultura di Cristo paziente.

 

Interno

Tutto invita alla preghiera. Le opere d’arte sono notevoli.
Nell’arco trionfale: Annunciazione attribuita a Pomponio Amalteo.
Sul primo altare a sinistra un’incantevole Natività di Bernardino d’Asola (1530).
Di fronte: pala di S. Nicola attribuita recentemente a Gerolamo Pilotti.
Al centro della Chiesa, sempre a sinistra, il S. Cuore, pregiata tela del veneziano Luigi Nono (1898); mentre di fronte la bella tela di S. Pietro d’Alcantara di Giovanni Spoldi (1890).
Chiude la navata laterale sinistra la Cappella della Madonna: sull’altare L’Assunta di Palma il Giovane (1595). Sulla parete destra: Apparizione di Francesco Fontebasso; su quella sinistra: Presentazione e Sposalizio di Maria di scuola veneta (sec. XVII).
In alto: 8 bellissimi affreschi del Pordenone.

Per due porticine ai lati dell’altare si scende nella Cripta: è il cuore del Santuario, il luogo dove apparve Maria: sosta rispettoso e in devota preghiera.
Rientrando in Chiesa, nel pilastro sinistro dell’arco trionfale, una piccola nicchia Vergine col Bambino: è il più antico ex-voto donato dal podestà di Motta, Girolamo Venier, graziato dalla Madonna.
Sopra l’Altare Maggiore la stupenda Ancona del Sansovino: al centro la porticina del tabernacolo con angeli adoranti: in alto l’Annunciazione; ai lati in basso: S. Francesco e S. Antonio. Bellissimo il gioco di prospettiva.
Sopra la porta principale la policroma vetrata dell’Assunta, opera di Pompeo Bertini di Milano.
Uscendo per la porta laterale destra si entra nel primo chiostro: nelle lunette, in una serie di affreschi di Bernardo Muttoni (1674), è raccontata la Vita di S. Francesco. Sopra la porta di fronte, in fondo al chiostro, un interessante affresco del 1546, scoperto con l’alluvione del 1966, raffigurante l’Apparizione e la Basilica nel suo disegno originario.
Per la sottostante porta si entra nel secondo chiostro nelle cui lunette è raccontata la Vita di S. Antonio di Bernardo Muttoni (1674).