Storia del Santuario

La Cappella dell’Apparizione

 

Per due stretti passaggi, ai lati dell’ Altare della Madonna, si scende nella CRIPTA, dove si venera l’antichissima statua della Vergine col Bambino Gesù: è posta in una nicchia di marmo, sotto l’altare ed ha una espressione soavemente materna.

La corona che splende sul capo della Vergine è dono del popolo di Motta; la statua fu incoronata solennemente il 18 Settembre 1859 dal Legato Pontificio Mons. M. Bellati, Vescovo di Vittorio Veneto, per incarico del Papa Pio IX.

La miracolosa Immagine della Madonna dei Miracoli viene portata in Processione per la vie di Motta ogni 25 anni e in altre rare circostanze. Vi ha presenziato il Cardinale Giovanni Urbani, Patriarca di Venezia, con quattro Vescovi, fra i quali il futuro Papa ALBINO LUCIANI.

 

In alto, nelle lunette, scene graziose della vita della Madonna. Un lampadario pendente dal soffitto stellato e il riflesso luminoso della nicchia mantengono la CRIPTA in una penombra mistica, in cui anche l’anima si riposa.

La CRIPTA è piccola: pochi metri quadrati, ma ha un respiro spirituale vasto come le moltitudini, che da oltre 510 anni vengono qui a domandare il miracolo, a cercare sollievo per l’anima e per il corpo.

Le 20 lunette in alto, dove sono raffigurati i fatti più notevoli della Storia del Santuario, sono state dipinte nel 1965-66 dal Frate pittore Fr. Terenzio Barbone da Fiuggi.

L’ultimo restuaro della cappella è del 1978 ed è stato diretto dall’arch. P. Angelo Polesello: è stato risistemato il pavimento della primitiva cripta; si è collocato il nuovo altare al centro, tra le colonne, usufruendo di un piedestallo attribuito al Sansovino. Sulle pareti si son poste le scritte del messaggio della Madonna e delle date principali che riguardano il luogo. Si è pure immurata una lapide del sec. XVI, che prima si trovava sul muro esterno della cripta, e che attesta che l’immagine della Madonna che sta sotto l’Altare è stata posta “in quell’istesso luogo dove essa Vergine apparve”.

Dalla CAPPELLA, un corridoio che gira dietro l’abside, conduce nella Cappella delle Confessioni o dell’Addolorata. A SINISTRA, uscendo dalla CRIPTA, da notare l’artistico PRESEPIO permanente, opera in legno del 1891.

Tornando al centro della Basilica su per gli stretti passaggi della CRIPTA, si presenta alla nostra ammirazione l’ALTARE MAGGIORE.